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  Fermodellismo IT    
 
Data: 24 / 11 / 2024
Ora: 14:14:12
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Con quest’articolo inizia un corso per la costruzione di un plastico ferroviario. Nell'intero svolgimento saranno descritti i metodi di costruzione provati personalmente dall'autore di questi articoli. Questo spazio è aperto a tutti coloro che vogliono renderci partecipi delle loro esperienze.
Prima di iniziare l’opera di costruzione bisogna prendere alcune decisioni che condizioneranno l'intero sviluppo del lavoro.

1) La scala.

La scelta è subordinata allo spazio disponibile e alla quantità di movimento (numero di convogli circolanti che e quindi quantità di binari), considerando che pur accettando dei compromessi di sottodimensionamento per la realizzazione di un impianto di stazione in scala 1/87 occorro al minimo 150 cm d'estensione. Se lo spazio a disposizione è alquanto limitato si consiglia di non superare la scala 1/87 per ottenere un impianto che possa offrire al colpo d'occhio un minimo di realismo nelle proporzioni.
Le scale sono in genere contraddistinte da sigle, ne riportiamo un breve elenco.
Scala Rapporto di riduzione

Sigla Scala Scartamento(Distanza tra le rotaie)
Z 1:220 6,5mm
N 1:160 9mm
TT 1:120 12mm
HO 1:87 16,5mm
S 1:64 22,5mm
O 1:45 32mm
1 1:32 45mm
2 1:22,5 64mm
3 1:16 90mm
4 1:11 127mm
5 1:8 184mm

In Italia le scale più diffuse sono H0, N e Z. Sono negli ultimi tempi si sta rinnovando un certo interesse per la scala 0.

2) Tipo di costruzione.

L’argomento sempre ricorrente e spesso motivo di rinuncia è dove posizionare il plastico nella propria abitazione e quindi salvo che non si disponga di uno spazio dedicato per un impianto fisso, bisogna ricorrere a soluzioni ingegnose per ricavare lo spazio in ambienti dedicati ad altro uso. Qui le idee spesso brillanti contraddistinguono i modellisti per il loro spirito creativo. In questa parte introduttiva ci limitiamo a fornire una breve descrizione degli impianti più classici.

A) Costruzione ad impianto fisso.

Si sviluppa in genere lungo tutto o parte del perimetro del locale in cui s’intende costruire il plastico, Il tipo di tracciato classico e detto punto a punto. Si dispone una stazione di testa ed una di coda e una linea di transito con eventuali stazioni intermedie (situazione simile al reale). Ciò non toglie in ogni caso di poter realizzare una soluzione con un raccordo di ritorno sia visibile che nascosto o di creare un cappio di ritorno (vedi opportuno consiglio nella sezione ‘tips’. E' la soluzione sicuramente più spettacolare consigliabile per realismo e per comodità di lavoro. I vantaggi sono di poter sviluppare il plastico anche su più livelli, caratteristica che gia da sola rende la visione del plastico spettacolare, in quanto l'angolo di visione e' più ampio come si può osservare nell' immagine seguente.

Elimina il problema della sgradevole sensazione dell’ovale ma necessita di allocare uno spazio dedicato.

B) Il classico ovale.

Si usa disporre il tracciato su una tavola rettangolare, qui la fantasia nella realizzazione del paesaggio, montagne con gallerie, ponti e di una eventuale stazione nascosta (dove alternare i convogli che devono passare nella linea a vista) deve riuscire a mascherare la sensazione del classico trenino che gira in tondo e passa ripetitivamente in stazione. Tale soluzione si presta ottimamente per la costruzione di strutture a scomparsa (esempio a ribalta o a discesa).

C) Modulare.

Questo tipologia è molto comoda poiché consente di costruire le varie parti occupando pochissimo spazio e di poter comporre l'intero plastico solo in alcune occasioni, ma di contro necessita un'altissima precisione nell'assemblaggio dei vari moduli ed è quasi impossibile mascherare totalmente le varie giunzioni. Alcuni gruppi modellistici hanno creato delle norme per le caratteristiche d’accoppiamento dei moduli per comporre grandi impianti in occasione di esposizioni al pubblico.

D) Diorama.

Alcuni appassionati si dedicano alla realizzazione di piccoli ‘diorami’ (riproduzioni di piccoli tratti di ferrovia caratterizzati da viadotti, gallerie depositi o piccole stazioni ecc) La circolazione dei treni risulta alquanto limitata a poche manovre ma il pregio e dato dal fatto di poter concentrare il lavoro in un piccolo spazio ed ottenere delle riproduzioni molto dettagliate di grande pregio.

E)Altro

Altri fantasiosi sistemi tipo quelli di installazioni permanenti con collegamenti tra vari ambienti (mensole di passaggio larghe anche solo poche decine di centimetri) e con pittoresche aperture al paesaggio nelle varie stanze ove si riesce a ricavare lo spazio, sono di rara fattibilità spesso per poca disponibilità dei familiari a trasformare l’appartamento in una ferrovia modello.

3) Ambientazione Nazionalità ed Epoca:

Montagna, pianura, mare, questa o quella nazionalità condizionerà la scelta del materiale da utilizzare per la costruzione dei paesaggi e della sede ferroviaria (edifici, vegetazione, materiali ferroviari ecc..)
Per un risultato scenografico soddisfacente tutto dovrà essere coerente (Scritte edifici materiali) Vi sembra eccessivo? Provate ad osservare una vaporiera italiana che traina carrozze francesi transitare in una stazione di stile tedesco con sfondo una bellissima e moderna ruota panoramica, pur comprando materiale d’ottima qualità non si attenuerà l’effetto giocattolo.
Per condire il tutto non dimentichiamo “la sporcatura” tecnica che trasforma il tutto in una vera e propria opera d’arte tridimensionale.
Un aiuto sostanzioso al lavoro sono le immagini, non si deve mai tentare di andare a memoria (gioca brutti scherzi), solo un’accurata osservazione ripaga con risultati soddisfacenti. I dati delle misure per la riduzione in scala sono preziose per un modellista attento cercheremo di fornirvene il più possibile nella varie guide alla realizzazione. Alcuni metodi per la loro rilevazione dal reale e da foto saranno spiegate più avanti.
Sconsiglio vivamente l’acquisto per simpatia estetica dei modelli diverrebbero presto inutili e incoerenti. Decidere sin dall’inizio epoca e ambientazione aiutandosi magari con qualche buona lettura e sfogliando le numerose riviste del settore.


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